sabato 24 settembre 2016

La via degli Dei - da Bologna a Firenze

Vorrei raccontarvi di quella volta che camminammo da Bologna a Firenze, percorrendo in sei giorni 140 chilometri, attraversando panorami mozzafiato, boschi incantati e strade sconosciute.

Anche quest'anno le nostre vacanze estive ci vedono impegnati in un cammino, partiamo da Bologna, che ci accoglie in una silenziosa e rallentata mattina di agosto. La scalata al San Luca ci accoglie un po' meno benevolmente, la fatica e il caldo si fanno sentire subito, ricordandoci l'impegno che ci verrà richiesto nei giorni successivi; ma la ripida salita, ci porta rapidamente sul punto più alto della città e ci troviamo davanti una vista che ci ripaga di ogni gradino fatto.
Il nostro cammino si svilupperà fra gli Appennini, portandoci dalla calorosa e accogliente terra emiliana direttamente nella culla della cultura, al cuore di Firenze, attraversando boschi, faggeti, inerpicandoci per monti, percorrendo strade asfaltate che tagliano le colline tipicamente toscane, dalla terra bruna e dai colori caldi.
Incontreremo persone nuove, particolari sempre accoglienti e gentili con noi viandanti, che a volte ti guardano con quell'occhio, un po' stupito, chiedendosi del perché a Firenze ci vogliamo andare proprio a piedi. Quel perché che ancora adesso qualcuno ci chiede e al quale forse non c'è risposta, ce lo chiediamo ogni tanto, ma la risposta è sempre la stessa, perché è un'esperienza bellissima, perché le emozioni che vivi arrivando in un posto, qualunque esso sia, a piedi sono speciali. Perché a fine giornata quando non vedi l'ora di togliere lo zaino e i scarponi, per dare tregua e riposo al fisico stanco, la sensazione che provi è magica, perché in quel preciso istante la tua mente è sgombra da qualsiasi pensiero. Perché la sensazione di libertà che ti scorre nelle vene con l'adrenalina è ossigeno puro per ogni cellula del tuo corpo, ecco perché ci siamo andati a piedi.

Di questo viaggio ho alcune immagini, fra le tante memorizzante, che ancora mi accompagnano. La mattina passata dentro una faggeta, quattro ore immersi nel silenzio della natura; il cimitero germanico, immenso, silenzioso, incomprensibile; il bosco di abeti del Monte Senario, un'oasi di pace; ed infine la vista dall'alto di Firenze illuminata dal sole, luccicante.

A questo link trovate il reportage fotografico, non di altissima qualità ma per quest'anno ho preferito non caricare la macchina fotografica.

Alla prossima viandanti del mio cuore.

lunedì 19 settembre 2016

La strana felicità di settembre

Non scrivo ormai da tre mesi, diciamo che mi sono presa una lunga pausa estiva dal blog, forse ne avevo bisogno o forse, più semplicemente mi sono lasciata trasportare dai ritmi più caldi dell'estate, dagli impegni serali che aumentano in modo esponenziale con l'arrivo della bella stagione, dalle ferie e da tanti momenti di relax con amici e famiglia.

Poco per volta vi racconterò tutto quello che abbia fatto in queste settimane trascorse, finalmente fa meno caldo e l'autunno è alle porte, è quindi il momento giusto per ricordare quanto vissuto nei mesi estivi. Abbiamo fatto nuove esperienze e visitato nuovi luoghi, godendo dello stupore dei nuovi arrivi e delle nuove conquiste; siamo tornati in posti già conosciuti, assaporando la meraviglia della riscoperta e del ritrovare vie ed angoli piacevolmente noti. Abbiamo camminato, tanto. Ho fotografato, mai abbastanza. Abbiamo condiviso esperienze indimenticabili con amici e famiglia, Abbiamo conosciuto nuove persone. Abbiamo sorriso, tanto, più che altro abbiamo riso, a crepapelle.

Lasciamo che il vento porti via tutto e che settembre ci porti quella strana felicità.

Bentornato autunno, in fin dei conti ci sei mancato, anche se non lo ammetteremo mai.