mercoledì 25 novembre 2015

Buona la prima!

Un paio di settimane fa abbiamo partecipato ad un interessante evento che univa alcune delle nostre passioni: cibo e vino.
Grazie all'invito di un caro amico, nonchè uno degli organizzatori della serata, in quanto socio titolare di una società che commercializza prodotti alimentari italiani all'estero; abbiamo avuto la possibilità di approfondire la conoscenza dei vini della zona Valpolicella, accompagnati dai piatti di Chef Alessandro e Simona, ideatori di Lab. C'è un cuoco per te".


La serata si è svolta nel laboratorio di Alessandro e Simona, magistralmente preparato e addobbato per l'occasione; un aperitivo di benvenuto ha accolto gli ospiti, permettendo di ambientarsi creando un'atmosfera piacevole ed informale, che ci ha accompagnato per tutta la serata.
I vini presentati ed illustrati da Andrea, sapientemente abbinati ai piatti cucinati e serviti per l'occasione, hanno allietato le ore passate in compagnia. Esperienza davvero bella, entusiasmante, che ripeteremo presto, con la seconda serata di questa rassegna.

Per sapere di più sugli organizzatori di queste serate:

Acg Commerciale Italia - promuove e vende nel mondo le eccellenze alimentari italiane
pagina facebook  https://www.facebook.com/ACG-Commerciale-834429029984849/?fref=ts

Lab. C'è un cuoco per te - cuochi a domicilio, catering, banquetin, corsi di cucina ed eventi in genere
pagina facebook https://www.facebook.com/C%C3%A8-un-cuoco-per-te-1129659783718237/

Teneteli d'occhio e seguite le loro iniziative.

Qualche foto della serata.












martedì 24 novembre 2015

Correndo verso Reggio Emilia

Fra due settimane sarà di nuovo maratona, ebbene si, mi sono iscritta e sto cercando di prepararla o quanto meno di tenere allenate le gambe e soprattutto la testa.
Reggio Emilia, sarà una sfida con me stessa e sono parecchio in ansia, soprattutto perchè sono stanca e con poca voglia di correre, riprendo stasera dopo uno stop di una settimana, una pausa voluta e desiderata, per riposare i muscoli e svuotare la mente, per ritrovare la voglia di correre e il piacere di farlo.
E' arrivato il freddo e con esso la poca voglia di uscire a correre alla sera, al buio.
Non so cosa succederà domenica 13 dicembre, correrò, arriverò al traguardo (quanto meno lo spero!), mi sono messa in testa un obiettivo, ma sta venendo meno la motivazione a perseguirlo, ma voglio mettere da parte ansie e timori, voglio godermi anche questa gara, voglio vivere ogni emozione fino in fondo, sensazioni belle o brutte che siano, voglio godermi ogni singola goccia di adrenalina che scorrerà nel mio corpo.



Autunno in collina

Una giornata di fine novembre, cielo azzurro, sole tiepido e aria fredda, quasi invernale. Torna alla mente un sabato d'autunno in collina, colori splendidi, quasi a ricordare un'estate che non vuole finire.















giovedì 19 novembre 2015

Continuerò a vivere.

Dopo quanto successo nella notte fra venerdi e sabato scorso a Parigi, non ho detto e scritto niente, nauseata dai messaggi sui vari social ed in modo particolare facebook, che ammetto essere più interessante quando si pubblicano e condividono gattini e tramonti.

Ho acceso una candela e l'ho messa alla finestra, quando si consumava spegnendosi, la sostituivo e la riaccendevo, in silenzio ho mandato un pensiero, tanti pensieri a chi ha vissuto e continua a vivere le conseguenze di quanto successo.

Ieri ho partecipato ad un convegno, uno dei relatori era francese, e prendendo la parola con voce rotta dalla commozione, ha ricordato quanto fosse brutto, triste, vergognoso quanto successo, dalla sala è partito un applauso vero, sentito e un brivido mi ha riempito gli occhi di lacrime.

Stamattina ho visto un articolo su una testata nazionale, parlava del riconoscimento dei corpi, finalmente tutte le vittime sono state riconosciute, tutte le vittime hanno vicino persone che le piangono, che le ricordano. Quell'articolo era correlato ad un altro testo, una lunga serie di foto, le foto delle vittime accompagnate da una breve biografia, foto prese dai cellulari, dai social, foto che li ritraggono sorridenti, spensierati come lo erano quella sera ad un concerto, in un ristorante, allo stadio.

Ho guardato e osservato tutte le 129 foto, letto tutte le 129 biografie, ho pianto, si, ho pianto e ho mandato subito un messaggio a mio marito, una sciocchezza, ma ne avevo bisogno.

Non cambierò le mie abitudini, continuerò ad uscire, ad andare ai concerti, a viaggiare, continuerò a ricercare il bello in ogni angolo, in ogni dove, continuerò a prendermi cura delle persone a cui voglio bene e che amo.

Continuerò a vivere.

venerdì 6 novembre 2015

La mia maratona di Venezia 2015

Ormai sono passate due settimane dalla maratona di Venezia, dopo 3 anni, sono tornata a correre la distanza regina, una corsa che si prepara e si affronta sempre con un misto di adrenalina, ansia, timore e rispetto.
Circa due mesi di preparazione nei quali si sono susseguiti sentimenti contrastanti e di intensità crescente con l'avvicinarsi della fatidica domenica; tanti i chilometri percorsi in allenamento, la fatica provata, la stanchezza nelle gambe e nel corpo che ti fanno dire "ma perché? non andava bene una mezza maratona?", quella stessa fatica che ad un certo punto si trasforma in energia pura, in tensione positiva che ti porta ad affrontare la follia di correre una maratona.
Follia, si! Per me è pure follia, è un impegno importante prima, le tabelle, i lunghi da programmare e conciliare con gli altri impegni, le ripetute, un impegno gravoso che spesso ti fa perdere il bello della corsa, non esci più a correre perché hai voglia ma perché devi, perché la maratona non si improvvisa, chiede, pretende.
E' un  impegno importante dopo, perché 42 chilometri, sono 42 chilometri, sono tempo, fatica, dolore nelle gambe, nella testa e nel cuore.
Le settimane volano e arriva il 25 ottobre, arriva Venezia. 
Accompagno in questa avventura mia cugina, al suo esordio su questa gara; ha seguito un pò le mie orme, ci si è buttata dentro con ingenuità, senza sapere bene a cosa andava incontro, ma con determinazione e grinta.
Ho corso la maratona molto al di sotto delle mie possibilità e questo mi ha permesso di godermi a pieno la gara, di vivere ogni emozione fino in fondo, di comprendere chi mi ha accompagnato alla mia prima maratona con un passo molto più lento del passo abituale.
Per Venezia sempre dritto ci dicevano da bordo strada e a Venezia ci siamo arrivate, affrontando i ponti, godendo ed emozionandoci nel giro in Piazza SanMarco, scoppiando in lacrime in quei duecento metri scarsi che ti portano a tagliare il traguardo, dopo aver letto e fissato con stupore ed orgoglio il cartello del 42° chilometro.

Una maratona che non dimenticherò, che mi resterà nella testa e nel cuore per sempre, ma che allo stesso tempo mi ha lasciato un pò di amaro in bocca, ho voglia di mettermi alla prova, di vedere se la preparazione e gli allenamenti hanno portato i loro frutti, a dicembre potrebbe esserci una maratona ad aspettarmi, potrebbe esserci un'altra grande emozione da affrontare e vivere.






lunedì 2 novembre 2015

Cremona: urban exploration!

Abbiamo deciso di andare alla ricerca degli angoli nascosti della nostra cittadina. A voi i primi risultati.











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