domenica 20 novembre 2016

Scrittura autobiografica

E' domenica, sono le sei del mattino. La casa avvolta in un surreale silenzio. Il profumo intenso di una tisana. Mille pensieri per la testa.
Volevo dormire, riposare, le settimane passano intense e lasciano segni profondi, ma la giornata di ieri lo è stata ancora di più, lasciando segni ancora più evidenti.

Ho fatto una cosa per me, per la mia formazione, ho partecipato ad un workshop di scrittura autobiografica, per la prima volta ho approcciato un qualcosa riguardante la scrittura, una parte di me da sempre presente, che con alti e bassi mi ha sempre accompagnata, dai primi diari chiusi con il lucchetto, contenenti segreti preziosissimi a pile di quaderni scritti, ai primi blog, al ritorno ad un piccolo diario cartaceo, dove annoto appunti, pensieri, esperienze, dove uso colori, frecce e disegni.

Un pò titubante mi sono iscritta e ho partecipato senza ben sapere dove sarei arrivata, o per dove sarei partita, non senza un obiettivo ma sicuramente con molte incognite e interrogativi.

E' stata una giornata piena, pregna direi, mi piace questo aggettivo, mi dà proprio il senso di tutto quello che è stato e non è stato; spunti di riflessioni, emozioni, sorrisi, lacrime, sensazioni positive, connessioni. Ecco, soprattutto questo mi porto a casa, la connessione, il ritrovare un rapporto vero, sincero, umano con le persone che ci sono vicine, essere veramente vicine alle persone. Nella mia famosa valigia, mi porto a casa tante altre cose, forse anche un racconto, iniziato ieri ma che questa mattina ho già riscritto e che continuerò a scrivere, rigorosamente a mano, rigorosamente sul quel quaderno, che è diventato prezioso come il primo diario chiuso con il lucchetto.

Un grazie speciale a Francesca Sanzo e a tutte le ragazze che hanno condiviso con me questa giornata, grazie per avermi accolto nelle vostre vite.

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