mercoledì 9 luglio 2014

Non corro ma rifletto!



Sono due settimane, giorno più giorno meno, che non corro. Mi sono sempre allenata in palestra ma non ho più corso, le scuse sono sempre le più diverse.
Sono due sere che voglio correre, ma i temporali di questo luglio, che sembra più un ottobre, arrivano puntuali quando finisce la mia giornata lavorativa e mi fanno passare la voglia di uscire. I runner seri corrono anche con la pioggia, verissimo, ma partiamo dal presupposto che non sono una vera runner, ci provo e con scarsi risultati anche, e io odio correre con la pioggia, anche se quando ci capiti in mezzo diventa divertente, quasi rilassante in un certo qual modo, ma quando il cielo brontola come adesso e le nuvole all’orizzonte sono come quelle nella foto qui sotto, credetemi che mi passa ogni voglia.
Ultimamente rifletto molto sulla corsa, non pratico ma rifletto, lo so non vale come allenamento ma tant’è, mi sono avvicinata alla corsa più per amore che per passione, ho fatto allenamenti, gare e anche maratone (solo 2, ma come dice un grande saggio basta una maratona per essere un maratoneta), ho avuto dalla corsa sensazioni forti e soprattutto contrastanti, date dalle poche soddisfazioni e dalla tanta fatica provata, impregrnata di sudore e lacrime.
Nel frattempo ha ripreso a diluviare e direi che la mia corsa serale è definitivamente archiviata, proprio oggi che ne avevo cosi voglia!!!!!


Che cos’è la corsa per me? Non lo so, non l’ho ancora capito e a questo punto credo che non lo capirò mai, c’è chi parla di una filosofia di vita, io credo nello sport in generale come un buon modo per stare in forma, la corsa è solo uno dei tanti modi per farlo, anche perchè poi se ci riflettiamo bene, la corsa fa male! 
Per la corsa non ci sono proprio portata, questa è una certezza per me, ma nonostante questo le sensazioni che mi lascia mi stupiscono sempre: nella loro contradditorietà, nel loro essere sempre diverse e soprattutto perchè alla fine, comunque sia andata, mi rendo che l’ho fatto io, quei km li ho corsi io, con le gambe, la testa o il cuore, ma li ho corsi e mi hanno portato da un’altra parte, vicina o lontana che sia.

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