Per il weekend del 2 giugno siamo tornati nella nostra amata
Bolsena, praticamente una seconda casa, e questa volta rientrare è stato più
duro del solito, mi è venuto il mal di Bolsena!
Ho portato degli amici che non ci
erano mai stati e anche loro se ne sono innamorati, tanto è vero che ci
vogliono ritornare per le vacanze estive e ovviamente, io e Lui che fermamente
abbiamo dichiarato che quest’anno non saremmo andati via, per una serie di
motivi, eccoci a dire di si, perché in fondo Bolsena è maggica! Ma scusa con
quante “g”? E’ maggica, come la maggica Roma!
In questi 3 giorni sono successe
tante cose, troppe oserei dire, su alcune sto ancora elaborando per crearmi
un’opinione ed un pensiero, sto invecchiando e i processi mentali si fanno più
lenti, ma alcune cose sfuggono al mio controllo, alla mia comprensione, vanno
al di là di ogni consueta spiegazione e trovare sempre nuove giustificazioni o
spiegazioni richiede uno sforzo mentale ulteriore.
Ma partiamo dalle cose più
semplici e più belle.
Il primo racconto che vi voglio
fare è quello di un viaggio dentro il viaggio.
Siamo usciti a correre e abbiamo
preso una strada che non conoscevamo, al primo svincolo abbiamo sbagliato
finendo in una casa sconosciuta, allora siamo tornati indietro per riprendere
la strada smarrita.
La strada sale e il caldo inizia
a farsi sentire, curva dopo curva, il panorama che ci appare è da mozzare il
fiato, il lago in tutto il suo splendore, le acque blu che contrastano con il
giallo dei campi bruciati dal sole.
Non mi sarei mai fermata, avrei
continuato a correre per sapere dove portava quella strada, per stupirmi passo
dopo passo, trovando un nuovo spettacolo dietro l’angolo.
E’ stato come fare un piccolo
viaggio, dove non è importante la meta ma quello che vivi mentre lo fai, le
sensazioni belle che ti fanno battere forte il cuore, lo stupore che ti toglie
il respiro e la felicità che ti scorre a fior di pelle.
Nessun commento:
Posta un commento