giovedì 30 ottobre 2014

Monaco di Baviera - Terza parte: Dachau

Quaranta minuti circa di mezzi pubblici ti portano dal centro di Monaco a Dachau, luogo per me sempre e solo esistito sui libri di storia, almeno fino a qualche giorno fa.
La giornata era grigia e nuvolosa e li sembrava ancora più grigia, più fredda e soprattutto molto silenziosa, un silenzio assordante.
Dachau nasce come un campo di lavoro, i prigionieri ridotti alla fame producevano armi e quant'altro fosse necessario a sostenere la follia di Hitler e del popolo tedesco, intorno al 1940 diventa campo di sterminio, i priogionieri era troppi, i morti erano troppi.

Ho visto le celle, quelle belle però, quelle dove ci stavano i privilegiati, ho visto i letti in legno dove dormivano, in due, uno al capo uno ai piedi, come si fa da bambini con l'amico del cuore, ma lì invece perhè erano trattati come bestie e non considerati essere umani, ho visto il mausoleo ebraico, ho visto tante foto, ho visto tanti oggetti rinvenuti e appartenuti ai prigionieri, tanti erano italiani, ho visto un registro pieno di nomi, pieno di persone morte in quel luogo, ho visto il filo spinato, ho visto le torrette di controllo delle guardie, ho visto quello che era considerato il bagno, ho visto i forni, ho visto la camera a gas e ho visto le camere di disinfestazione, ho visto anche la scritta "mai più"....







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